Archivi del mese: Maggio 2012

Tonno in scatola

Sospiro.

Tra una lama di luce e un’ombra
si sospende il tempo.

Battiti ritmati
di un muscolo che respira la mente.

Siamo tonni in una scatola di latta
che tentano di dare un senso a se stessi.

Aggregati di molecole, onde
energie in equilibrio.

L’anima ci nutre di oltre
lasciandoci appesi all’incertezza.

L’universo annusa verità
con formule che lo vestono.

E mentre Dio sorride soddisfatto
noi ci mangiamo una pizza.
Col tonno.

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Inconsapevole

Il suono contamina le cose che vedo
gli dà vita, le accende di senso.
Musica che anima gli spiriti nascosti nella gente,
li fa parlare dei propri drammi
delle pulsioni nascoste,
delle vittorie e dei dolori.

Sostengo uno sguardo sconosciuto,
dietro occhiali spessi che nascondono meraviglia;
raccolgo la mia vita in una frase
spremendone un succo
che non sapevo neanche mio.

Resto, mi arresto
nel mezzo del turbinio,
del divenire, dell’accadere
e scompaio
ora come trent’anni fa
quando timidamente m’affacciavo al mondo.

Vorrei piangere
ma non saprei dove raccogliere le lacrime.

Tutto qui. Non c’è altro.
Un sentimento inconsapevole d’amore
che non trova la pace che cerca
nell’ordine casuale delle cose.


Caronte

Torno a voi
miei ascoltatori ignoti
che tendete l’orecchio
al suono di queste parole piccole
e celate,
nell’attesa che io vi sveli
mondi, sorprese e fate.

Mi aspettate,
dietro uno schermo o sotto un giornale
per bermi un’emozione
che non sia banale;
per gridare
che anche voi avete pancia
fatta di sogni,
e di succo d’arancia.

Vi porgo il bicchiere
bevete
come fosse acqua che leva
la sete.

Credete
ch’io sia la fonte
ma no.
Non son’ altro che un vecchio Caronte
per traghettarvi dal noto all’ignoto
o viceversa,
che la speranza non vada mai persa.

Nel silenzio
che lascia muti anche i muri e le porte.


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