Se il vuoto si stupisse del nulla
oltre i respiri spenti
scaldando una lapide assente;
stringo nel pugno
come musica il suono
di vacue espressioni,
acqua tra sabbia
e dita
di grani costretti
in un incerto perdono.
E nel sangue che è vita
tra membra di uomo
si scioglie l’ipotesi astratta
di uno spazio
dedicato al mio scopo,
al mio Ave.
Laddove trascende l’inutile
e muore
nel seno dorato
strappato d’amore e parole
e assolto
dal teatro del tempo.