Sulle ruve le parole,
Nel silenzio le stelle
Nel tempo la barba grigia,
bianca.
Smalto nero sulle unghie
Una mano sola
Una sola mano
Che accarezza il pensiero
Che ricerca l’emozione
Chiusa in un cassetto di briciole
Che conservano ancora il sapore
Di quell’essere pane, dolce, l’uvetta.
Scrivere, navigare dentro
Immergersi fino ad afferrare il fondo
Poi correre su e respirare
Poi tornare sotto, di nuovo.
Non ti potrò scordare, anche se non ci sono.
Non ti potrò scordare perché sei stata dentro di me, sempre,
Anche se non ti ho mai conosciuto.
In un istante forse, nella mente o nell’ipotesi.
Ho provato a interpretare il divenire,
A capire il senso della vita
Ma ho fallito, ancora.
Perchè capire è fallire.
Non ho mai avuto grandi parole in tasca
Qualche disegno forse, fatto di pensieri…
Non attraverserò mail il fiume della coscienza,
Non più ormai.
E allora capisco, che il mio essere è qui,
Su questa sponda,
Ad osservar le acque che trasportano speranze.
11.08.2020
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