Dove siete
Mostri e Falene,
a tempestar la terra di ricordi
a risvegliare tempo e gridi sordi
a patinare oscuro le sirene.
Che ci fate
Destino ed emozione
Appollaiati su sterpi inverecondi
Di dirupi e baratri profondi
Gruminando la nostra aspirazione.
Vi violento tempesta
E vi scaccio
Vi annodo al collo un laccio
E poi vi lascio.
Per pietà nel mio cuor
manifesta.
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