A questo punto sono convinto che ci sia qualcosa nell’aria di questo posto. Oggi è stato un piccolo topo a farci una sorpresa saltando improvvisamente anche lui dalla finestra della cucina.
Mia moglie ha cominciato a strillare, mia figlia ha sbarrato gli occhi come vedesse un mostro, io sono saltato in piedi dalla poltrona pronto a proteggere la mia famiglia dall’invasione di quel nuovo strano intruso alto poco più di due centrimeti.
“State calmi” ho detto, “ci sarà pur un motivo per tutto questo…”
E mentre il topolino arriciava il naso e muoveva lentamente in modo flessuoso la coda, mi sono avvicinato a lui con circospezione e con voce tremolante gli ho sussurrato:
“Buo… Buongiorno signor topo… minitopo… insomma topolino; siamo contenti che sia venuto a trovarci… possiamo fare qualcosa per lei… che so, gradirebbe un biscotto, un pezzo di formaggio…”
Questa volta è stata mia figlia a fotografarlo con l’ipod mentre si stropicciava le zampe anteriori, sbatteva le piccole orecchie e con una voce stridula squittiva:
“Avete per caso visto passare di qui un Songbird?”
23 agosto 2014
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